lunedì 4 febbraio 2019

Comunicazione codici allenamento in base alla soglia anaerobica

Codice di comunicazione dei modelli di allenamento

Allenamenti di capacità  aerobica:

A1 Intensità  molto blande;

A2 Intensità  inferiori a quella di soglia anaerobica.

Allenamenti di potenza aerobica

B1 Intensità  intorno alla soglia anaerobica;

B2 Intensità  intorno al massimo consumo di ossigeno (V02 max).;

Allenamenti lattacidi (o anaerobici):

C1 Tolleranza al lattato;

C2 Picco di lattato;

C3 Esercizi di velocità .

Ritmi di gara

D Andature ai ritmi di gara.

 

Allenamenti di capacità  aerobica (A1, A2)

Per resistenza aerobica si intende quella capacità  che consente ad un nuotatore di mantenere, il più a lungo possibile, una certa velocità  di base nel campo aerobico.

 

Parametri fisiologici (validi per A2 più che per A1):

- frequenza cardiaca tra i 120 e i 150 battiti al minuto, incrementi superiori sono normali nei velocisti mentre nei fondisti indicano la necessità  di sviluppare ulteriormente la resistenza aerobica,

- modesta alterazione della frequenza respiratoria,

- lattacidemia molto basa (nei fondisti più bassa che nei velocisti),

- vengono bruciati lipidi o miscele di lipidi e glicogeno muscolare.

 

Le andature di allenamento per lavorare in A1 saranno più lente rispetto alla velocità  di gara del:

9 - 16% per serie da 400 m.

14 - 22% per serie da 200 m.

20 - 28% per serie da 100 m.

generalmente i velocisti necessitano di differenze percentuali superiori rispetto ai fondisti.

 

Esercitazioni per A1: Andature aerobiche di base (pulsazioni inferiori alle 120 bpm), andature di riscaldamento, defaticamento e esercitazioni tecniche di varia natura

Esercitazione per A2: Resistenza aerobica (pulsazioni fra i 130 e i 150 bpm). Lo sforzo deve essere continuo e l'attività  dovrebbe avere una durata complessiva di almeno 45-50 minuti di lavoro effettivi per un totale di 3500-4000 m (distanze da privilegiare: 400m / 800m). I tempi di recupero oscillano fra i 5 e i 30 secondi in relazione alle distanze di frazionamento previste (più lunga è la distanza e maggiore sarà  il riposo, recupero medio riferito ai 100m: 5"/10". ) Lattato ematico: 2 ml.

 
Allenamenti di potenza aerobica (B1 intensità  di soglia anaerobica, B2 massimo consumo di ossigeno)

Per intensità  di soglia anaerobica si intende la massima potenza aerobica ottenibile senza che il sistema lattacido entri in funzione e viene espressa come percentuale del massimo consumo di ossigeno (V02 max). Il V02 max rappresenta la massima quantità  d'ossigeno che può essere assunta, trasportata ed utilizzata nell'unità  di tempo. Una buona definizione di B2 può essere "il massimo dell'allenamento aerobico sfruttando meccanismi anaerobici"

 

Parametri fisiologici B1:

- frequenza cardiaca tra i 160 e i 180 battiti al minuto. La frequenza cardiache corrispondente all'intensità  di soglia aumenta nei soggetti con l'allenamento.

- incremento della frequenza respiratoria,

- lattacidemia tra le 3 e le 5 mmoli/L (per lo stesso soggetto in genere è superiore di 2 mmoli/L rispetto al valore in A2),

- viene bruciato principalmente glicogeno muscolare.

 

Parametri fisiologici B2:

- frequenza cardiaca valori difficilmente differenziabili rispetto a quelli di B1.

- sensibile incremento della frequenza respiratoria,

- lattacidemia tra le 4 e le 7 mmoli/L (più bassi per i fondisti),

- viene bruciato principalmente glicogeno muscolare.

 

Le andature di allenamento per lavorare in B1-B2 statisticamente coincidono con quelle massime ottenibili in 30 minuti di nuoto continuato. In serie e frazioni tale velocità  dovrà  essere incrementata del:

1 - 20% per serie da 400 m.

2 - 30% per serie da 200 m.

4 - 60% per serie da 100 m.

8 -12% per serie da 50 m.

generalmente i velocisti necessitano di differenze percentuali superiori rispetto ai fondisti.

 

Esercitazioni per B1: Le esercitazioni per lo sviluppo della soglia anaerobica sono rappresentate da lavori di durata effettiva compresa tra i 20 e i 30 minuti ( pulsazioni fra i 160 e i 180 bpm). Possono essere utilizzate tutte le distanze di frazionamento con intervalli compresi tra i 10 e i 30 secondi in relazione alla distanza (più lunga è la distanza, più lungo è il riposo). Il volume complessivo del lavoro sarà  compreso tra i 1500 e i 4000 metri a seconda del grado di evoluzione dell'atleta.

Esercitazioni per B2: VO2 Max (Massimo consumo di ossigeno nell'unità  di tempo). Lo sforzo è sub-massimale, con le pulsazioni che vanno oltre i 180 bpm. L'allenamento ottimale prevede la ripetizione di sforzi continui compresi ciascuno tra i 3' e i 6', per un totale di almeno 20'. Distanze da privilegiare: 400m, molto variabile secondo le esigenze specifiche. Recupero medio riferito ai 100m: 20".

 

Allenamenti di attività  anaerobiche (C1 Tolleranza al lattato, C2 Picco di lattato, C3 Esercizi di velocità .)

 

C1 è la qualità  che consente al nuotatore di mantenere, per il maggior tempo possibile, una determinata velocità  in condizione di acidosi muscolare senza riduzione di rendimento meccanico.

 

C2 é la quantità  massima di lattato ematico che il nuotatore può accumulare. In talune esercitazioni in allenamento può essere raggiunto un accumulo di lattato superiore rispetto a quello raggiungibile nelle competizioni.

 

C3 Ricerca dello sviluppo della massima velocità  di spostamento in acqua attraverso il miglioamento del rendimento meccanico della nuotata e l'incremento della potenza muscolare.

 

Parametri fisiologici B1:

- frequenza cardiaca: massimale,

- frequenza respiratoria: massimale,

- lattacidemia: massimale e superiore al VO2 Max,

- vengono bruciati zuccheri semplici.

 

Le andature sono pari o superiori alla velocità  di gara su distanze inferiori a quelle di gara.

 

Esercitazioni per C1:

Le esercitazioni per lo sviluppo della tolleranza al lattato sono rappresentate da lavori di durata effettiva inferiore a 10 minuti. Saranno utilizzate distanze di frazionamento dai 50 ai 200 metri con recuperi compresi tra 45" e T o superiori con recupero attivo (più lunga la distanza, più lungo il riposo). Il volume complessivo del lavoro non sarà  superiore ai 1000 metri.

Esercitazioni per C2:

La durata complessiva è nell'ordine di qualche minuto. Le distanze da privilegiare sono i 50 e i 75 metri. Volume massimo di lavoro ai 400 metri. Intervalli compresi tra un minuto e mezzo e due minuti.

Esercitazioni per C3:

Tutte quelle nelle quali il nuotatore può esprimere la massima velocità  per distanze non superiori ai 50 metri con intervalli non inferiori a due minuti

Nuotomania.it

giovedì 26 luglio 2018

Utilizzare i bancomat e Pos all'estero

Utilizzare i bancomat all'estero: Come evitare tassi di cambio sfavorevoli e commissioni nascoste

 01.03.18

 

 7 minuti

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Molti viaggiatori esperti hanno scoperto che il modo più rapido e spesso più economico per avere denaro all'estero è prelevare direttamente dai bancomat. Le agenzie di cambio degli aeroporti sanno che non hai altra opzione, per cui le loro commissioni possono essere particolarmente elevate. La qualità e la convenienza degli altri metodi di cambio valuta possono variare. Probabilmente, anche la tua banca ti addebiterà commissioni nascoste nel suo tasso di cambio.

La buona notizia è che trovare il miglior tasso di cambio può essere facile come trovare un bancomat. Tutti i prelievi di contante, indipendentemente dall'importo, vengono convertiti in base al tasso di cambio reale del giorno. Se non fai attenzione, però, potresti incorrere in commissioni che annullerebbero qualsiasi risparmio.

Di seguito, alcuni fattori di cui dovresti essere a conoscenza.

Le diverse commissioni dei bancomat esteri

La maggior parte dei bancomat addebita delle commissioni. Talvolta, queste commissioni ti sono addebitate se non sei un cliente di quella particolare banca. Per evitare tali spese, controlla se la tua banca ha delle banche partner all'estero. Alcuni bancomat, tuttavia, sono a pagamento per tutti.

Fai i compiti a casa sulle quattro diverse commissioni addebitate e il tuo portafoglio ti ringrazierà più tardi.

Commissione 1: Commissione per prelievo o transazione su bancomat internazionale

Questa commissione viene aggiunta quando utilizzi un bancomat all'estero. Molte banche addebitano costi elevati per prelievi internazionali. Potresti pagare una tariffa forfettaria (tra 1 e 5 £ o tra 1 e 5 $) o una percentuale sul prelievo totale (in genere tra 1-3%).

Commissione 2: Addebito sulla conversione

Oggi, le maggiori banche aggiungono una ulteriore "commissione di conversione" compresa tra l'1 e il 3% della transazione. Si tratta di uno spiacevole sovrapprezzo nascosto che le banche spesso fanno pagare per prelievi da bancomat stranieri. Queste commissioni sono particolarmente comuni tra le banche americane, britanniche ed australiane.

Ciò significa che probabilmente pagherai una tariffa fissa complessiva per l'utilizzo del bancomat, oltre ad una percentuale sull'importo prelevato.

Commissione 3: Il supplemento

Il supplemento è aggiunto al momento del prelievo al bancomat per l'utilizzo del servizio.

La buona notizia è che sarai notificato sullo schermo del bancomat e ti sarà chiesto il permesso per proseguire con la transazione. Il miglior modo per evitare tale supplemento, potrebbe essere quello di utilizzare i bancomat delle banche principali o degli uffici postali. Le banche più piccole e i bancomat indipendenti comportano un maggior rischio di sovrapprezzi.

Commissione 4: Tassi di cambio sconvenienti presso i bancomat

I tassi di cambio ai bancomat sono tutti legati ai tassi di cambio interbancario scambiati sul mercato finanziario globale. I tassi oscillano continuamente, ma in genere fluttuano intorno alla stessa cifra per mesi.

Con una rapida ricerca su Google, puoi scoprire qual è il tasso di cambio attuale. Oppure, puoi semplicemente usare un convertitore di valute onlineper scoprire quanto vale il tuo denaro. Così, quando ti imbatterai in un bancomat, potrai decidere autonomamente se quel bancomat offre un tasso di cambio giusto. Non hai idea di quanti offrano commissioni basse nascondendole in un tasso di cambio sfavorevole!

Circuiti bancomat

La tua carta è probabilmente collegata a un milione di bancomat in tutto il mondo attraverso un sistema finanziario informatico. Spesso, questa struttura viene detta rete interbancaria, o circuito. Attraverso il circuito stesso, puoi effettuare la stessa transazione presso qualsiasi sportello bancomat che sia parte della rete. Ad esempio, il circuito Cirrus possiede Mastercard, Maestro, e Cirrus. Se vedi uno o più di questi tre loghi su un bancomat, significa che lo stesso fa parte del circuito Cirrus. Non solo, ma ogni circuito ha dei servizi online per trovare il bancomat a te più vicino - usali per risparmiare tempo.

Circuito PLUS (Visa)

Il sistema PLUS è un circuito interbancario che copre tutte le carte Visa, usate in 200 paesi e territori in tutto in mondo. PLUS è il circuito locale più comune negli Stati Uniti, e viene usato anche in Canada. Probabilmente troverai bancomat PLUS anche in India e Indonesia, dove sono presenti numerosi altri circuiti. Trova quello più vicino a te tramite il sito di Visa/PLUS.

Circuito Cirrus (MasterCard e Maestro)

Il circuito Cirrus viene gestito da MasterCard ed opera in 93 nazioni, collegando nella stessa rete carte MasterCard, Maestro, e Diners Club. Puoi trovare spesso tale circuito negli Stati Uniti, in Canada, Venezuela, Cile, ed in Arabia Saudita. In India e Bangladesh, il circuito Cirrus funge sia da rete interbancaria locale che internazionale. Puoi trovare un bancomat Cirrus [direttamente sul sito di MasterCard](https://www.mastercard.us/en-us/consumers/get-support/locate -an-atm.html).

Circuito Maestro (MasterCard e Maestro)

Maestro è un servizio di carte di debito multinazionale, anch'esso gestito da MasterCard. In Europa, Maestro è il principale marchio di carte di debito di MasterCard. Di default, le carte Maestro sono collegate alla rete Cirrus, ma puoi comunque trovarne il logo sugli sportelli automatici. Cerca il bancomat Maestro/Mastercard più vicino.

Circuito STAR

STAR è una rete interbancaria statunitense. È la più grande rete interbancaria americana - serve 2 milioni di bancomat e oltre 5,700 banche e istituzioni finanziarie. Trova un bancomat STAR facilmente online.

Circuito NYCE

Il New York Currency Exchange (NYCE) collega i bancomat di varie istituzioni finanziarie in Canada e negli Stati Uniti. Trovi tali bancomat principalmente nel Midwest e nel Northeast. Sul sito di NYCE puoi trovare tali bancomat online.

Circuito Interac (Banche canadesi)

Interac è una rete interbancaria canadese senza scopo di lucro, connessa con le maggiori banche canadesi. Nasce infatti dall'unione di diverse grandi banche locali (RBC, CIBC, Scotiabank, TD e Desjardins). È ancora oggi in funzione con commissioni legate all'esclusiva copertura dei costi di base. Fra i propri membri, conta più di 80 organizzazioni e oltre 59,000 bancomat in Canada. Trova un bancomat Interac sul loro sito.

Altri circuiti

Altri importanti circuiti interbancari mondiali sono ad esempio Union Pay in Cina, Groupement des Cartes Bancaires CB in Francia, Girocard in Germania, Yucho in Giappone, LINK nel Regno Unito e Pulse negli Stati Uniti.

Riduci le commissioni nascoste dei bancomat

1. Evita la cosiddetta Conversione Dinamica di Valuta (DCC)

Alcuni bancomat potrebbero offrirti la possibilità di pagare nella valuta del tuo conto. Questa opzione è chiamata Conversione Dinamica di Valuta.

Ad esempio, fossi un inglese del Regno Unito che utilizza un bancomat cinese, talvolta puoi scegliere di pagare la tua transazione direttamente in sterline. E di primo acchito, potrebbe sembrare un servizio utile — effettivamente, risulta più facile fare i propri conti in sterline anziché in yen. Tuttavia, quello che guadagni in praticità viene perso in costi.

Quando accetti o selezioni di procedere con la DCC, stai dando al bancomat estero il permesso di procedere alla conversione della valuta per conto tuo. Per quanto ti sembri questo non faccia la differenza – in realtà, la fa.

Stai sostanzialmente chiedendo al gestore del bancomat di creare un tasso di cambio per te. Se scegli di pagare nella valuta locale invece, consenti alla tua banca di convertire il tuo denaro. In genere, le banche offrono il giusto tasso di cambio ai loro clienti su questo tipo di transazioni. Pertanto, è meglio preferire le condizioni fornite dalla propria banca, e scegliere sempre di pagare nella valuta locale.

2. Attento al prelievo

Anche se non è mai una buona idea viaggiare con un sacco di soldi in tasca, puoi evitare commissioni sul bancomat limitandone l'uso – facendo pochi prelievi per somme relativamente ingenti. Pianifica in anticipo la somma di cui avrai bisogno, e ritirala. Potrai evitare di trovarti con un sacco di contanti alla fine del viaggio facendo mente locale sui prelievi necessari.

3. Scegli una banca che faccia parte del circuito Global

Una rete bancaria ha deciso di unirsi congiuntamente per rinunciare alle commissioni sui prelievi internazionali. Quando viaggi, puoi trovare un bancomat amico in quasi ogni continente. Questa rete è presente in Asia, Europa, Africa, Nord e Sud America, nonché parti dell'Australasia. Fra le banche che ne fanno parte figurano Bank of America, Scotiabank, Barclays, Deutsche Bank e BNP Paribas.

Ogni banca che fa parte di tale circuito lo usa in maniera autonoma, il che significa che alcune banche rinunciano a più commissioni rispetto ad altre. Per esempio, Bank of America addebita ancora una commissione di conversione pari al 3%. Scotiabank è più generosa, rinunciando a tutte le commissioni bancomat e di accesso. Assicurati quindi di chiarire la situazione con la tua banca prima di prendere il volo.

4. Trova una carta a basso costo

Alcune banche fanno pagare più di altre. Ad esempio, HSBC ha bancomat sparsi in tutto il mondo e addebita solamente 2.50$ per transazione, anche in sportelli non appartenenti ad HSBC stessa. Capital One non addebita alcuna commissione al prelievo, tuttavia le banche locali potrebbero ancora addebitarti delle commissioni. Con un po' di ricerca, potrai trovare carte che si adattano alle tue esigenze; alcune sono certamente meglio di altre.

5. Le cooperative di credito sono tue amiche

Le cooperative di credito e le banche più piccole tendono ad avere costi inferiori sulle transazioni internazionali, se puoi trovare un loro bancomat. Le loro commissioni bancomat tendono ad essere solamente una percentuale dell'importo prelevato senza costi fissi aggiuntivi. Se stessi prelevando solo una cifra contenuta insomma, potrebbe valerne la pena. Le cooperative di credito addebitano solo commissioni per la conversione della valuta, e di solito non addebitano altri tipi di costi.

Adesso ne sei al corrente. Quando sei in vacanza o all'estero per lavoro, evita i chioschi e vai dritto ad un bancomat. Sono sempre aperti, sono ovunque, e solitamente sono l'opzione più conveniente.

mercoledì 13 giugno 2018


7 giugno 2018

Noleggio a lungo termine o acquisto auto: quale conviene?

Acquisto auto o noleggio a lungo termine. Tutti i pro e i contro.



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Un trend con una crescita esponenziale, come dimostrano i dati del 2017. Lo scorso anno sono state immatricolate 420.000 auto destinate al noleggio (+ 18% rispetto al 2016): di queste, 25.000 unità sono state consegnate a privati contro le circa 3.000 di tre anni fa.

Il noleggio a lungo termine si fa strada

Mese dopo mese dunque il noleggio a lungo termine strappa quote di mercato alla classica vendita di auto e alle varie formule di finanziamento. Il tasso zero ha fatto il suo tempo, gli automobilisti delle nuove generazioni (ma non solo loro) sono già abituati al concetto di pay per use, vale a dire di soluzioni che consentono di pagare un bene ma non per entrarne in possesso. Una forma di possesso soft che grazie alla formula all-inclusive consente di evitare tutte le seccature burocratiche legate alla proprietà del veicolo. 
Effettuare la scelta può essere complicato, non solo a causa dei molti operatori che forniscono servizi, ma anche per effetto delle numerose variabili da considerare. La scelta di marca, modello, cilindrata e optional è solo uno degli aspetti da analizzare, poiché contano anche il tipo di copertura assicurativa, l’anticipo che si vuole versare, la durata del contratto e soprattutto la percorrenza annua.
Il noleggio a lungo termine è differente da quello classico da aeroporto. Nella prima fase, infatti, l’iter da seguire non cambia rispetto a quello per l’acquisto, con la scelta di marca, modello, cilindrata, colore e di eventuali optional. Poi però occorre stabilire la durata del contratto, che in media può andare da 12 mesi a cinque anni, e il chilometraggio che si prevede di percorrere, elemento indispensabile per definire il canone mensile.

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Proprietà o noleggio? Questo è il dilemma

Fino a pochi anni fa il noleggio a lungo termine era un’opzione presa in considerazione solo da aziende e titolari di partita IVA per la deducibilità degli oneri fiscali; oggi le società specializzate e le Case automobilistiche più innovative hanno preparato pacchetti dedicati ai privati. I vantaggi non sono pochi, poiché la maggior parte dei contratti comprende il pagamento del bollo, l’assistenza stradale in caso di sinistri, la manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre alla disponibilità di gomme estive e invernali da montare in funzione della stagione. Tutte le soluzioni presenti sul mercato prevedono anche la copertura assicurativa RCA e le garanzie per furto, incendio e Kasko sono di solito offerte direttamente dalle Società di Noleggio. Ma se non si vuole perdere la classe di merito raggiunta e la possibilità di farla evolvere, la proposta di UnipolSai per il noleggio a lungo termine è oggi l’unica polizza sul mercato che non fa differenze tra chi è proprietario della sua auto e chi la noleggia.
Per chi non intende perdersi dietro la burocrazia e desidera un veicolo sempre al massimo dell’efficienza, il noleggio dunque è diventato una valida alternativa al possesso.
Soprattutto se si osserva che quello che è stato considerato a lungo un pregio dell’auto di proprietà, vale a dire il valore residuo sul quale si può contare al momento della rivendita, non è sempre tale. Il vantaggio più tangibile per i proprietari di auto resta quello di poter percorrere quanti chilometri si voglia.

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Confrontare i costi di acquisto e noleggio

Per decidere se preferire un’auto acquistata o noleggiata a lungo termine occorre tener conto di molti fattori. Una volta identificata l’auto ideale e trovata la concessionaria che la offre al prezzo più favorevole, è opportuno valutare preventivi di diverse società, ipotizzando differenti durate e percorrenze annue. Ottenuto il canone di noleggio mensile, si tirano le somme e si stabilisce quanto costa mantenere l’auto (escludendo le spese per il carburante, che sono a parte per entrambe le soluzioni). Al prezzo di listino si sommano i costi del bollo, della manutenzione periodica e dell’assicurazione auto (Rc più altri rischi) a quello che si stima possa essere il valore residuo dell’auto alla fine del periodo, dividendo il risultato ottenuto per il numero dei mesi del contratto.
Il valore residuo: una variabile da considerare
Uno tra i valori più variabili è rappresentato dalla stima di quanto possa rendere l’auto al momento di rivenderla. In linea di massima si considerano le percentuali di svalutazione indicate qui di seguito, tuttavia non c’è alcuna certezza che l’importo inserito nella previsione corrisponda alla realtà, visto che non tutti i modelli sono richiesti allo stesso modo sul mercato dell’usato. Come non ci sono garanzie di riuscire a piazzarla nei tempi previsti: un vantaggio in più a favore del noleggio, poiché una volta terminato il periodo di locazione sarà la società a doversi occupare dell’eventuale riposizionamento, senza costi aggiuntivi per il cliente.
Non resta che fare la propria scelta in base a abitudini, necessità, stili di vita, a condizione che i nostri spostamenti siano al sicuro, perché protetti da formule assicurative al passo con un mondo, quello dell’auto, in continua evoluzione.

venerdì 1 settembre 2017

Precauzioni contro il particolato

Prevenzione per coloro che vivono in aree inquinateModifica

Particolare attenzione è richiesta per anziani, malati cardiocircolatori e polmonari, neonati e bambini (specie con crisi bronchiali, tosse e catarro).[38]

Misurazioni sul campo a Roma e Milano mostrano che c'è grande variabilità nell'esposizione al particolato a seconda del percorso seguito in città, mentre il mezzo di trasporto scelto influisce meno (l'esposizione massima può avvenire in auto, moto o mezzi pubblici a seconda dei casi, perché immersi nella scia del traffico-strada dove maggiore è la quantità di inquinanti rispetto al marciapiede).[39]

Consigli:[38]Modifica

Per evitare l'infiltrarsi delle polveri sottili in casa: chiudere gli interstizi fra muratura e cassonetti delle tapparelle, muratura e corsie delle tapparelle, muratura e casse dei telai delle finestre (es. siliconiacrilico o simili sigillanti per finiture murali), controllare le guarnizioni delle ante delle finestre, sigillare i vetri ai telai delle finestre.Arieggiare con aria pulita le stanze degli edifici nelle prime ore della giornata quando la concentrazione del PM10 è più bassa, se non c'è aria pulita filtrarla attraverso un filtro HEPA con un ventilatore (noto anche come purificatore d'aria).Spostarsi in città scegliendo i percorsi a minor traffico e sui marciapiedi, lo smog si concentra soprattutto nella sede stradale attirato dal movimento delle automobili.Fare sforzi fisici (esempio sport) nelle zone laddove minore è la concentrazione dei PM10.Evitare di rimanere a lungo all'aperto nelle giornate inquinate, controllare i bollettini meteo PM10 delle ARPA regionali, se è necessario uscire di casa usare maschere facciali o endonasali per proteggere le vie respiratorie.Evitare le normali mascherine non certificate, perché non proteggono dalle polveri sottili.Valutare l'acquisto di filtri per l'abitacolo delle automobili certificati HEPAche garantiscono una reale protezione dalle polveri sottili.Valutare l'acquisto di un Filtro Facciale Protezione 3, la migliore protezione da particolato in commercio, in codice FFP3[38] conformi alla norma EN 149:2001+A1:2009[40] che fissa rigidi protocolli nella scelta, modalità d'uso, pulizia e conservazione. Le maschere FFP3 vengono ampiamente usate negli ospedali per prevenire malattie infettive[41][42], nelle industrie dell'amianto[43] e nella contaminazione da polveri sottili[44]; sono dotate di valvola che favorisce l'espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso.[38] Le maschere FFP se ben aderenti al volto filtrano al minimo garantito del: FFP1 80%, FFP2 94%, FFP3 99% secondo l'European standard EN 149, gli elastici di ritenuta devono essere tesi adeguatamente, il nasello metallico ben sagomato attorno al naso, i bordi della maschera devono essere perfettamente aderenti alla pelle.[45]Valutare l'acquisto di filtri endo nasali, pur essendo quasi invisibili ed esteticamente più accettabili delle mascherine in tessuto FFP, hanno un potere filtraggio spesso inferiore, nella scelta valutare l'aderenza alle pareti delle narici del proprio naso, evitare di aspirare con la bocca perché non protetta dal filtro endo nasale.

martedì 15 agosto 2017

Dominazione Austriaca, Francese e Veneziana

LADOMINAZIONE
imperiale,iniziatail 30
maggio1509, durò oltre
15anni: tristemente
famosapervessazioni,
violenze,ruberie,
devastazionidi 18mila
soldatidi più nazionalità.Il
ritornodiVerona a
Veneziapassa perla
Spagnae Francia. Da
agostodel1516, i
Veneziani,alleati coi
Francesi,iniziarono
l’assediodellacittà, difesa
dall’imperiatore
MarcantonioColonna:
l’assediodurò finoal 3
dicembre1516,fino al
trattatodi Bruxelles.
Veneziaconvinse
l’imperatoreMassimiliano
d’Asburgoadaccettare
200miladucati. Costui
acconsentì,donòVerona
alnipoteCarlo, redi
Spagna,chelacedette a
FrancescoI, redi Francia.
Agennaio1517, i soldati
imperialifuronosostituiti
da4 mila francesie il
capitanoLautrec, il 18
gennaio,dopo un furioso
assedio,cedette Veronaal
provveditoreveneto,
AndreaGritti.Subito
Grittiaccordò ilperdono
dellaSignoria aiveronesi:
furono3 giornidi
cerimonieincattedrale e
festosifalò. MarinSanudo,
storiografodella
Serenissima,scrive chela
gioiafu talecheMesser
Grittifu abbracciato dalla
donnadi Zuoan
fruttivendolo,dicendoche
avevafattovoto di
abbracciarloe baciarlo.
Veneziaebbedai veronesi
16mila ducati. E.Cerp.

La Spianà Veneziana

A STORIA.Il titolo avuto 17 anni fa lo si deve a decisioni di 500 anni fa
L’antica«spianà»
che ha affascinatoanche l’Unesco.
Eccezionale esempio di fortificazione grazie alla
spianata veneziana, nat acome piano difensivo
Tutto ciò che era a un miglio dalla città fu abbattuto .
Elena Cardinali
Da ben 17 anni, dal 30 no-
vembre del 2000, Verona è
stata dichiarata dall’Unesco
«Patrimonio mondiale
dell’umanità». Nella motiva-
zione, fra l’altro, si legge che
la città «Costituisce un ecce-
zionale esempio di piazzafor-
te», e nei criteri di assegnazio-
ne del titolo, c’è la considera-
zione che «rappresenta in
modo eccezionale il concetto
della città fortificata in più
tappe, caratteristico della sto-
ria europea». Ebbene, ben-
ché la nostra città sia stata
fortificata fin dall’epoca ro-
mana, se ha mantenuto intat-
ta,fino ad oggi, questa sua im-
magine di piazzaforte, lo si
deve a un poderoso lavoro ini-
ziato esattamente 500 anni
fa, alla fine di gennaio del
1517: la spianata veneziana,
in dialetto veronese «spia-
nà».
Infatti, il ritorno di Verona
a Venezia, dopo 7 anni di do-
minazione imperiale, ha av-
viato da subito un colossale
piano difensivo. I Veneziani,
ammaestrati dagli effetti del-
le moderne artiglierie, con
due lettere «ducali» - disposi-
zioni scritte dal doge alla po-
polazione - del 18-19 novem-
bre 1517 e del 22 gennaio
1518, ordinarono l’abbatti-
mento di tutte le costruzioni
e di tutti gli alberi da fusto,
per uno spazio di un miglio
tutto intorno alla città. Le ca-
se, che già allora univano il
centro con le borgate di San
Massimo e Santa Lucia, ven-
nero demolite: Verona risul-
tò così completamente isola-
ta dentro la sua compatta cin-
ta muraria, una specie di
gran fortezza, alla fine della
pianura, prima delle colline.
Era la spianata, che circon-
dò Verona nel suo intero peri-
metro. Questa terra di nessu-
no permetteva di eliminare
gli attacchi di sorpresa e di
martellare con le artiglierie,
poste sulle mura, un eventua-
le esercito in assedio. Nella
nostra storia urbanistica, la
spianata ha significato una
ininterrotta «servitù milita-
re», rimasta fino all’unità
d’Italia, al secondo Ottocen-
to. Nel passato, è stata giudi-
cata negativamente, in quan-
to ha bloccato l’espansione
urbana, ma oggi è ritenuta
positiva poiché ha permesso
di conservare un anello verde
attorno a Verona.
I veneziani decisero anche
di costruire una nuova cinta
muraria con quei terrapieni e
quei baluardi visibili ancora
oggi. Nel 1518, un’altra dispo-
sizione del Senato della Re-
pubblica fissò in 6.000 duca-
ti annui la spesa necessaria
per questo grande progetto.
Dal 1517 fino al 1523, dirige
e sovrintende i lavori il co-
mandante militare Teodoro
Trivulzio, insieme a un grup-
po di ingegneri, Gian Maria
Fregoso, Troilo Pignatelli,
Zuan Maria Gomito e Filip-
po da Monselice. Il piano or-
ganico vide una serie d’inter-
venti, con la collocazione di
due tipi di strutture, fonda-
mentali nell’architettura mili-
tare dei territori sotto il domi-
nio della Serenissima: le
«rondelle» e i «bastioni». Le
rondelle erano massicce torri
che costituivano il perno di-
fensivo, mentre i bastioni era-
no una struttura complessa,
formata da salienti a due fac-
ce, da scarpate, cordoni, para-
petti e terrapieni: una vera e
propria muraglia invalicabi-
le.
Da ricordare, di questo pri-
mo periodo, il bastione delle
«Boccare» (di fronte a via
Nievo), opera di Teodoro Tri-
vulzio e non, come si credeva,
di Michele Leoni, vero e pro-
prio capolavoro d’ingegne-
ria.
Nel 1517, iniziano anche i la-
vori per Porta Vescovo, con-
clusa nel 1520. Il progetto fu
deciso dopo un’ispezione di

Andrea Gritti e Giorgio Cor-
naro e fu ultimato sotto la ret-
toria di Pietro Marcello e An-
drea Magno. Di gusto rinasci-
mentale veneziano, la porta è
stata alterata da interventi
successivi. È indubbio che
dal 1517, anche grazie a que-
ste fortifizioni, Verona ha go-
duto di tre secoli di pace.•

domenica 10 luglio 2016

DPreview Camera Scores & Ratings Explained

Article

Camera Scores & Ratings Explained

Jan 28, 2013

By Adrian GodongBarney Britton

How we rate and score cameras

In 2010 we undertook a major overhaul of the way we rate and score cameras for the final conclusion of our in-depth reviews. This page explains how we produce those scores, how to interpret them and how they compare with the old system (which had run essentially unchanged since the late 1990's). 

Camera ratings: at a glance

What the scores mean

The category scores (Rating bars) are designed to give you an idea of where the camera's strengths and weaknesses lie - few cameras are bad (or excel) at everything, so there's a tendency for the final scores to 'even out'. Although no replacement for actually reading the review, the results box is designed to give you an 'at a glance' view of the camera based on our findings, and how it compares to its competitors. Very short bars mean below the average for the category, very long lines mean above average. The scores behind these ratings are then combined to produce the single '%' score at the end

Although, taken on its own, this overall rating figure has little real 'meaning', it does give you an idea of how the camera ranks - when taken as a whole - compared with the other cameras in the same category.

The overall scores sit in the following very rough bands:

0-40% Totally unacceptable. Run away41-50% Poor to Below average, avoid51- 60% At best average, treat with caution61-70% Average to Good71-80% Very Good to ExcellentAnything over 80%: Outstanding

This is all you really need to know:

All scores are relative to the other cameras in the same categoryFor compacts the scores are also broadly comparable across categoriesThe lengths of the bars represent the weighted average of a range of measurements and scoresThe final score is calculated using a weighted average of the main category scoresA camera's score represents 'a moment in time' - the date the review is publishedSince the scores, weights and ratings contain elements of opinion (these are, after all, reviews) you should take the time to read the entire review if you feel our opinions and priorities may not match yours.The ratings are produced after extensive consultation between all the editors and reviewers and after careful tabulation of all available information.

A word on weighting

You can read more about it down the page if you really want, but if all you want is the basics then read on. The final score is, as mentioned above, produced by weighting the scores of the various categories then taking an average. The weighting is the 'dpreview' opinion of what matters most (based on a lot of experience, it should be said).

Broadly speaking our main priority is image quality, so the categories that make up that get the highest weight. In future we will allow you to apply your own weights if you have more specific needs.

Want to know roughly how the final score is calculated? The weights applied break down as shown below (you can see more detail later on this page if you want):

The new awards

We've created two new awards (Gold andSilver) to replace the retiring 'Recommended' and 'Highly Recommended' gongs. There are only two things to know about the awards:

They are not awarded to every camera, just those we feel deserve oneThere is no direct link between the overall score and the awards: they are not given automatically to cameras reaching a certain threshold. Crucially a camera can get an award even if a camera with a higher overall score didn't.

Whilst we have retrospectively applied our new stricter, more comprehensive scoring system to all cameras reviewed last year, we will not be retrospectively giving out awards (which is why you'll see the original rating on the page too).

How do the new scores relate to those in older (pre-2009) reviews?

The short answer is that they don't: the new scores represent a 'reset' of both scoring and how we give out our awards. The new SILVER and GOLD awards replace the outgoing Recommended and Highly Recommended awards, but they're not directly comparable. The old scores are still valid, but they will almost certainly be numerically higher than those produced by the new system. Long term we intend to take this scoring system back to cover all currently available cameras, but this is a huge undertaking so will take a long time.

Where the scores come from

Once a camera has been reviewed (a process that takes around 4-6 weeks for an SLR and involves 1000's of shots inside and outside the lab) all the measured data (from our lab tests) is gathered together and tabulated to establish how well it performed compared to its competitors (the other cameras in its category).

By the end of the process we scores based on measured values, specification and less easily quantifiable aspects (such as handling) for nearly 60 aspects of camera performance and specification (see below for more details). These are then combined and weighted in various ways to produce the final 11 'top level' scoring categories you see. These are then weighted before being used to calculate the final percentage rating. This information - the top level scores and the final % score - is what you see in the table at the bottom of the conclusion page.

The situation for compact (fixed lens) compacts is slightly different: there is a single category for most 'compact' cameras, and scoring in this category is based on the performance relative to a wide range of models, even those you may not consider to be direct competitors. As you'll see below, however, we have pulled out four specific categories towards the top of the market, and it is these models that we most often review.

Understanding the scores and ratings

Category

Every camera is placed into a broad category based on its market position, feature set and price point. The scores and ratings we assign are based on the camera's performance relative to the other cameras in that category (though there is a natural tendency for average scores to rise slightly as you move up the category range - see below). If a camera is very near the boundary of the next category (in either direction) we also consider the nearest competitors in the next category if it makes sense to do so.

SLR / interchangeable lens camera categories:

Entry-levelMid RangeHigh End Enthusiast / Semi-ProProfessional

Compact (fixed lens) cameras are also categorized, though one of the categories (the first) covers a far, far wider range than any other. Scores for compacts are essentially comparable across categories simply because that's the nature of the compact camera market (where features and styling are the main differentiators), but when we're scoring we're only taking into account sensible competitors (including those in other categories where applicable).

Fixed lens camera categories:

Compact camera - this is most point-and-click models on the market todayCompact 'superzoom' - small cameras with big zooms (over 8x)Superzoom / Bridge - SLR-styled cameras with large zooms and electronic viewfindersEnthusiast compacts - High-end models with extensive photographic control and (usually) raw mode

Scoring categories (SLR / interchangeable lens camera)

There are 11 top level scoring categories on the conclusion page - each represents a (lightly) weighted combination of scores and measurements. Some of the aspects of performance that contribute to each score are shown below:

CategoryConstituent scores and measurementsBuild qualityConstruction, materials, finish and sealing

Ergonomics & Handling

Physical handling, user interfaceFeaturesThe features score is based on an extensive comparison of (in order of importance) core features (those we would consider essential), useful but non-standard features (such as in-body IS) and cool new features (such as art filters or in-camera HDR). Note that minor differences in shutter speed, ISO ranges etc will not affect this score.Metering & Focus accuracyAuto focus and default metering accuracyImage Quality (JPEG)Resolution, noise (up to ISO 800), noise reduction, auto white balance*, default parameters (optimization)*, pixel-level sharpness and demosaicing, dynamic range, tone curve, color and tonality, flash performance*. 
*lower weighting.Image Quality (RAW)Resolution, noise (up to ISO 800), dynamic Range, pixel-level sharpnessLow light / High ISO performanceNoise (over ISO 800), JPEG noise reduction, low light focus and exposureViewfinder / ScreenScreen size, resolution, viewfinder size / type / usabilityPerformance (speed)Focus speed, burst rate, overall performance scores, buffer, live view performanceMovie / video modeMovie format, resolution, quality and functionalityValuePrice / performance compared to peers

Note that for compacts the list is slightly different (it includes separate scores forFlash performance and Optics - how good/capable the lens is).

Ratings bars

The scores awarded in each category are shown by a bar representing the range from poor (way below average) to excellent - in comparison to the other cameras in the category at the point the review is published. Note that in order to magnify the small differences between cameras the bars do not actually start at zero. In future we will make the display of our findings considerably more interactive and informative.

Overall rating

The final rating is calculated using the weighted average of the 11 (or 12) scoring categories. At the moment we're using fairly mild weighting (there's enough image quality categories to ensure IQ is the number one even without weighting) that represents our view of what's most important to us, and of most import to people looking to buy a camera. Note that the bars used to represent the scores of the individual categories do not represent the weighted values - these are the absolute scores.

The weighting distribution used for compacts and SLRs (including non-reflex interchangeable lens cameras) is shown below. If you don't like our weightings simply ignore the final score - by then you should've read enough about the camera to make your own mind up!

To ensure that - at this moment in time - the absence of a movie mode in an SLR doesn't disproportionately affect the score we use a slightly different calculation for these cameras (removing the movie section from the calculation entirely), though the features score will be reduced slightly if a movie mode is considered standard for the category.

How we score - in detail

The basic scoring process is as follows:

Review cameraCollate all measurements and sit down with other editors to score 'unmeasurable' aspectsCombine all these (with weighting where appropriate) into 27 basic rated attributesApply weightings and combine these into the 11 (or 12) rating categories publishedProduce the final % score from the weighted average of the category scores

In future we intend to allow users to override the last two stages, applying their own weightings (to produce bespoke, personalized rankings/ratings).

All our cameras are put through a series of standardized tests - most (but not all) of which are reported in the reviews themselves. Virtually all these tests produce some kind of measured value, and these measured values are used to establish the average performance across an entire category. A very similar process is used to score attributes that are essentially part of the spec (viewfinder size, feature comparisons etc).

This allows us to establish a benchmark for producing our scores - cameras with measured results at, or near, the average get a certain score.

The exact score (out of 10) an 'average' result in a category for a particular generation of cameras gets depends on several factors, including the following:

The spread of results (how much better the best is than the worst in the entire category)How 'good' the average is (based on our own long-developed criteria of acceptability)How rapid the trend toward improvement is (based on our historical test results)How accurately we consider our controlled tests reflect real world experiences

This means that the 'average' score (that given to cameras near the middle of the pack) for SLR auto white balance, for example, will be slightly higher than the average score for SLR movie mode - we see little change or variance in AWB performance (and it's normally pretty good overall), but we do see a lot of difference - and rapid change - in movie mode functionality, so the average performance is expected to rise, and differences to grow between models.

This system allows us to produce a series of scores that reflect not only how well a particular camera performs against its peers, but how good the average camera in any particular category does. This aspect of the scoring system means that, although there's no absolute relationship between the scores in different categories, there is a general increase in the average score as you move up the range (presuming, of course, that the cameras do, on average, get better as you move up the categories).

Future plans

We hope in the future to offer the ability to re-score SLR cameras based on the entire market (i.e. to get an absolute score), but we've taken the decision that it's more useful when purchasing to see how cameras compare to their peers.

The big plan for the future is that now we are adding the review measurements and scores to a database we'll be able to use our findings to offer new and exciting ways to explore the relative performance of a wide range of cameras. This is only the first phase - representing the 'dpreview' score (which, yes, has an element of opinion in it - get over it!). In future we'll offer custom ranking and scoring based on preset criteria or your own preferences, priorities and needs. We're a long way off being able to deploy anything but our plans include:

Suitability ranking / scoring based on pre-set usage profiles (sports, kids, etc)Custom scores (personal weighting options)Absolute (weighting-free) ratings/rankingsNew user interfaces for exploring cameras based on review scores

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